San Camillo de Lellis

Nome: San Camillo de Lellis
Notizie: (Bucchianico, 25 maggio 1550 - Roma, 14 luglio 1614) San Camillo de Lellis è stato un religioso e presbitero italiano. Fu il fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani). Nel 1746 è stato proclamato santo da papa Benedetto XIV e, insieme con san Giovanni di Dio, patrono universale dei malati, degli infermieri e degli ospedali. È, inoltre, patrono della Sanità militare e della Regione Abruzzo, insieme con San Gabriele dell'Addolorata. Camillo nacque da una famiglia appartenente alla piccola aristocrazia della cittadina abruzzese di Bucchianico: alla nascita, gli venne imposto il nome della madre, Camilla Compelli, che lo aveva partorito a quasi 60 anni di età e che morì quando Camillo aveva 13 anni; il padre, Giovanni, era un ufficiale al servizio della Spagna. Giovane pigro e rissoso, il padre decise di avviarlo alla carriera militare. Ma, nel 1570, un'ulcera al piede lo costrinse ad abbandonare la compagnia. Per farsi curare fu costretto a recarsi a Roma, nell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili. Dopo la guarigione venne assunto come inserviente presso l'ospedale, ma l'esperienza fu breve: per la sua scarsa propensione al lavoro, venne allontanato. Intanto il padre era morto. Tornò a dedicarsi alle armi, come soldato di ventura, mettendosi a servizio, prima di Venezia, poi della Spagna. Ma presto tornò a condurre una vita dissoluta. Iniziò a vagabondare per l'Italia, fino a quando non venne assunto dai Cappuccini del convento di Manfredonia. È qui che iniziò il suo percorso verso la conversione (nella Valle dell'inferno tra Manfredonia e San Giovanni Rotondo): nel 1575 decise di abbracciare la vita religiosa e di diventare un frate cappuccino a Trivento. Ma l'antica piaga al piede tornò a dargli problemi: fu così costretto a tornare a Roma per curarsi. Rimase nell'ospedale degli Incurabili per ben quattro anni. Qui maturò definitivamente la sua vocazione all'assistenza dei malati e, insieme con i primi cinque compagni che, seguendo il suo esempio, si erano consacrati alla cura degli infermi, decise di dare vita, nell'agosto del 1582 alla "Compagnia dei Ministri degli Infermi", i cui primi statuti vennero approvati da papa Sisto V il 18 marzo 1586. Camillo si trasferì nel convento della Maddalena e iniziò a prestare servizio presso l'ospedale di Santo Spirito in Sassia. Intanto, sotto la guida spirituale di Filippo Neri, riprese gli studi e, il 26 maggio 1583, fu ordinato sacerdote. La sua "Compagnia" si distinse subito e, il 21 settembre 1591, fu riconosciuta come Ordine religioso (Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi) da papa Gregorio XIV, rimasto impressionato dall'eroismo con cui Camillo e i suoi compagni avevano assistito i malati durante la carestia del 1590 a Roma . L'8 dicembre 1591 Camillo e i suoi primi compagni emisero la Professione religiosa di voti solenni, con un quarto voto di assistenza dei malati anche con pericolo della vita. Era nato un nuovo Ordine religioso. L'Ordine si espanse rapidamente in molte città italiane, nelle quali Camillo fondò nuove comunità. tutte al servizio dei grandi nosocomi cittadini. Le prime comunità sorsero a Napoli, Milano, Genova, Palermo, Bologna, Mantova. Gravemente malato, nel 1607 lasciò la direzione dell'Ordine, ma continuò ad assistere i malati fino alla morte, avvenuta il 14 luglio 1614 nel convento della Maddalena, che era diventato sede del suo Ordine e dove fu tumulato; la reliquia del suo cuore fu traslata a Bucchianico. Culto: fu beatificato il 7 aprile 1742 da Benedetto XIV, che lo canonizzò il 29 giugno 1746. Nel 1886 papa Leone XIII lo dichiarò, insieme con san Giovanni di Dio, "Patrono degli ospedali e dei malati"; Pio XI, il 28 agosto 1930, lo proclamò, sempre insieme col fondatore dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, "Patrono degli infermieri"; Paolo VI, infine, nel 1964, lo proclamò Patrono della Regione Abruzzo e, nel 1974 "Protettore particolare della sanità militare italiana". La sua memoria viene celebrata il 14 luglio, come solennità nelle chiese dell'Ordine e come memoria nelle altre chiese. Il corpo del Santo è venerato nella Chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma; la reliquia del suo cuore è custodita nel Santuario a lui dedicato a Bucchianico, suo paese natale. Il 16 giugno 2012, per la prima volta dopo quattro secoli, le spoglie mortali di San Camillo hanno fatto il loro ritorno a Bucchianico, per rimanervi fino al 27 luglio. Scritti di san Camillo de Lellis: Divoti esercizi in onore del glorioso patriarca s. Giuseppe, scritti di s. Camillo De Lellis e di m. ss. Miracolosa di Spoleto, Torino, Giacinto Marietti, 1863; Scritti di san Camillo de Lellis, raccolti e presentati da Mario Vanti, Milano-Roma, Il pio samaritano, 1965; Servire con ogni perfezione gli infermi, a cura di Domenico Casera, Cinisello Balsamo, Edizioni paoline, 1987; La riforma ospedaliera, regole e documenti, a cura di Domenico Casera, Cinisello Balsamo, Edizioni paoline, 1991; Scritti di s. Camillo (1584-1614), trascrizione in lingua italiana corrente a cura di Germana Sommaruga, Torino, Camilliane, 1991.
![]() Stato: Italy Emissione: 400esimo anniversario della morte di S.Camillo de Lellis Anno: 14/07/2014 Dentelli: 11 x 11 Tiratura: 2.700.000 Filigrana: Senza filigrana Stampa: Rotocalco |
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